Il Festival allarga soprattutto la sua sfera d’azione in direzione della multidisciplinarietà, se ancora si può usare questo termine nell’era del crossover. Più musica, con gli ultrasuoni “made in FVG” del concerto d’apertura dei TARM e quelli firmati DJ Yoda nella Notte degli Ultracorpi.
Più comics, con l’immagine ufficiale griffata da Davide Toffolo e la mostra di Nathan Never nel 25° anniversario della più popolare serie fantascientifica a fumetti made in Italy. Più videogiochi, con lo spazio videoludico vintage Play It Again. Più animazione e stop motion, con due laboratori dedicati. Più attenzione alla dimensione industry e alla formazione, con il primo Fantastic Film Forum aperto ai professionisti del settore. Più scienza e ambiente, con gli Incontri di Futurologia in collaborazione con i maggiori Enti scientifici del territorio e i film marchiati Future Environment. Più giovani, con un maggior numero di iniziative rivolte alle scuole e ai ragazzi. Più Trieste, con le passeggiate cinematografiche di Esterno/Giorno. Più arte drammatica, con un ospite d’onore e premio Urania alla carriera che ne ha viste di cose che noi umani non potremmo immaginarci…