Lamberto Bava

Premio Urania d’argento 2005

Lamberto Bava è un regista italiano, principalmente noto per il suo contributo ai generi horror e fantastico. Figlio del leggendario regista Mario Bava, ne eredita la passione per il cinema di genere, e i suoi film mescolano spesso suspense, gore ed elementi soprannaturali, contribuendo al ricco arazzo del cinema horror italiano.

Fin da giovane Lamberto Bava collabora con il padre – e con registi come Dario Argento e Ruggero Deodato – come assistente alla regia, ma il suo primo vero lavoro da regista è Macabro (1980), un thriller psicologico e atmosferico, be ricevuto da critica e pubblico. Bava poi si sposta nel campo della fantascienza con Blastfighter (1984) e, lo stesso anno, dirige il mockbuster Shark – Rosso nell’oceano, rivisitazione più violenta de Lo squalo di Spielberg, dove il mostro marino è un incrocio tra uno squalo e un enorme polipo, mutazione genetica causata da esperimenti illegali. Nel 1985 è grazie alla collaborazione con Dario Argento (nel ruolo di produttore) per l’horror Demoni che Bava si conferma un degno successore del padre. Il film, una rivisitazione in chiave soprannaturale degli zombie movies di George Romero, ha un grande successo economico, cosa che spinge all’immediata produzione di un sequel: Demoni 2… L’incubo ritorna (1986).

Dal 1987 Bava inizia a lavorare per la televisione, curando la regia della miniserie horror Brivido Giallo, esperienza che ripeterà nel 1993 con la miniserie Alta Tensione, mentre negli anni ’90 si sposta verso il genere fantasy: tra il 1991 e il 1996 produce e dirige la fortunata serie fantastica Fantaghirò, seguita da Sorellina e il principe del sogno (1996) e La principessa e il povero (1997).

Verso la metà degli anni 2000 torna alla regia di lungometraggi, con lo slasher The torturer (2005) e l’horror soprannaturale Ghost son (2006).

da Comingsoon.it

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