Premio Asteroide 2013

Trieste Science+Fiction – Festival Internazionale della Fantascienza è lieto di annunciare che il Premio Asteroide dell’edizione 2013 sarà realizzato da Michele Spanghero, artista internazionale emergente nato a Gorizia nel 1979. Il premio, creato ogni anno da un artista diverso per premiare la migliore opera prima o seconda di registi italiani ed internazionali di genere science fiction e fantasy, sarà una copia di formato ridotto di “Voice of Space”: una sfera di acciaio, risonante, che riproduce le armoniche delle onde stazionarie della stanza in cui si trova, indagando quindi le proprietà acustiche di risonanza dello spazio in cui la scultura viene posizionata. Opera che “per la sintesi e le suggestioni che evoca, per il felice connubio tra tecnologia e tecnica scultorea in una forma essenziale, iconica, rappresentativa, inclusiva e accogliente” si è aggiudicata il Premio Icona 2012, assegnato dalla commissione presieduta dal direttore del Mart Cristiana Collu e da Paola Marini, direttore dei Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona.

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Michele Spanghero:
Laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Trieste, ha frequentato workshops di musica, sound design e video making. Fresco della vittoria del BLUMM Prize OnLine, a cura di Martina Cavallarin, presso l’Ambasciata Italiana a Brussels, Michele Spanghero ha esposto e si è esibito in vari contesti internazionali quali musei, gallerie, fiere, teatri, club e festival in Italia, Slovenia, Francia, Svizzera, Olanda, Danimarca, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Stati Uniti d’America. La sua attività si focalizza sulla ricerca di una naturale sintesi tra le forme espressive delle arti sonore e visive. Nel campo musicale come contrabbassista e compositore si interessa principalmente dell’esplorazione timbrica e delle possibilità espressive dell’improvvisazione. Nelle sue opere la fotografia si rivela essere un vero e proprio correlativo della pratica musicale: l’attenzione rivolta all’elemento spaziale registra silenzi e impercettibili variazioni sonore, si sofferma su geometrie, scorci, elementi marginali dove sguardo e ascolto dello spettatore non sono saturi d’informazioni precostituite e il processo creativo può intervenire con una metodica rielaborazione semantica dei dati della realtà.

Gabriele Salvatores Urania d’Argento 2013

Accrediti 2013