Il premio Asteroide quest’anno è stato affidato alla grazia di Eloise Suppancich. Triestina, classe 1989, dopo essersi diplomata all’Istituto d’Arte E. U. Nordio, ha continuato i suoi studi a Trieste e a Milano nei campi del fashion design, modellistica, sartoria e fotografia.
Nel 2014 con la capsule collection Life ha vinto il premio di migliore collezione beachwear al concorso EcoFashion Style svoltosi a Pisa ed è arrivata finalista al concorso internazionale di moda The Link esponendo i capi alla fiera internazionale di beachwear MarediModa a Cannes. Nel 2015 a Trieste ha presentato la sua collezione di gioielli nell’atelier/laboratorio d’arte Katastrofa con cui collabora e ha fatto sfilare la capsule collection beachwear Ceci n’est pas alla fiera internazionale Mare d’Amare a Firenze.
“Per l’interpretazione del premio Asteroide ho iniziato una ricerca sulle possibili correlazioni tra le caratteristiche degli asteroidi, l’essere umano e lo spazio. L’asteroide, un corpo celeste di forma irregolare. L’uomo, un corpo con eventuale anima. Lo spazio, un luogo dove nonostante la contaminazione dell’uomo, la natura ha ancora la sua supremazia. Tutto si concretizza in un cuore con l’ambivalenza simbolica dell’anima e della forma fisica irregolare dell’asteroide, stretti da una mano rappresentante l’uomo e i suoi tentativi di afferrare l’universo, il tutto reso robotico poiché senza la meccanica non potrebbe esistere alcuna presenza umana nel firmamento”.