Play it again

C’è stata un’epoca in cui i poligoni dominavano indiscussi e i sogni erano scomponibili in pixel. Erano giorni in cui la realtà virtuale era lontana e le avventure digitali erano ancora un gioco da ragazzi confinato al bar sotto casa. Eppure i più visionari hanno saputo plasmare quei sogni e creare un universo sempre più reale e inconfondibile dalla realtà che vediamo sugli schermi e che viviamo tutti i giorni. Oggi il cinema si serve ampiamente di questi strumenti, quasi distrattamente, ma quanti hanno vissuto quegli anni, e hanno testimoniato il passaggio del mondo videoludico dalla sala giochi al divano di casa, non possono essere rimasti indifferenti…

Play It Again è la lacrima di commozione che scende ascoltando il classico motivetto di avvio di una console a 8 bit, è la meraviglia di un’immagine costruita con quadratini colorati.
Play It Again è la testimonianza che i giochi sono una cosa seria: sarà possibile ripercorrere e rivivere tutta la cultura videoludica “casalinga” dagli anni ’70 – dall’Atari 2600 passando per il mitico Commodore 64 del 1982 – fino alla più “recente” Playstation, che quest’anno compie 20 anni e che per certi versi ha concluso un’epoca rivoluzionando completamente il concetto stesso di videogioco.
Domenico Neziti Carmageddon
Domenico Neziti – Carmageddon
A fianco del percorso espositivo, organizzato in collaborazione con l’Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna, Play It Again ospita una selezione di illustrazioni dalla mostra Images From Outer Space, opere realizzate da artisti italiani che hanno tratto ispirazione dall’universo fantascientifico, a partire dagli anni Ottanta – epoca in cui i videogiochi si imponevano come fenomeno di massa – fino ai giorni nostri.

Da Roberto Recchioni, erede di Tiziano Sclavi al timone di Dylan Dog, alle matite della Marvel con il Deadpooliano Matteo Lolli e il disegnatore di Star Wars: Kanan: The Last Padawan Jacopo Camagni, passando attraverso il mondo Antropomorto di Marco Felicioni.

 

Play It Again è più di una pedante lezione teorica di storia, poiché il modo migliore per imparare, in questo caso, consiste nel sedersi sul divano e prendere in mano il joypad per sfidare amici e sconosciuti su qualche classico, immergendosi totalmente nel mondo dei pixel…
…insomma PLAY IT AGAIN!

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