Gabriele Salvatores

Premio Urania d’argento alla carriera 2013

Gabriele Salvatores nasce a Napoli il 30 luglio 1950 e si trasferisce giovanissimo a Milano.
Nel 1972 è tra i fondatori del Teatro dell’Elfo, con il quale realizza decide di regie tra le quali l’adattamento in versione musical della commedia scespiriana Sogno di una notte di mezza estate che, nel 1983, traspone per il cinema. Sogno di una notte d’estate, il suo debutto dietro la macchina da presa, viene presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1986 fonda con Diego Abatantuono e Maurizio Totti la casa di produzione cinematografica, televisiva, musicale ed editoriale Colorado Film. Con Marrakech Express (1989) inaugura quella che successivamente verrà definita come la “trilogia della fuga”, proseguita con Turné (1990) e Puerto Escondido (1992). Nel 1991 dirige Mediterraneo, storia di un gruppo di soldati che, durante la Seconda Guerra Mondiale, sbarca su una sperduta isola greca e perde i contatti col comando centrale. L’anno successivo Mediterraneo vince il Premio Oscar come miglior film straniero, tre David di Donatello e il Nastro d’argento per la miglior regia. Dopo Sud (1993), Salvatores lavora al progetto di un film di sci-fi: è Nirvana (1997), in cui il protagonista di un videogioco prende coscienza della sua natura e comunica con il programmatore che l’ha creato. Seguono due film di sperimentazione narrativa e stilistica, Denti (2000, tratto dal romanzo di Domenico Starnone) e Amnèsia (2001). Nel 2003 porta al cinema il romanzo di Niccolò Ammaniti Io non ho paura, ricevendo una nuova nomination al Premio Oscar, tre Nastri d’argento e un David di Donatello, poi il noir di Grazia Varesani Quo vadis, baby? (2005) e di nuovo un libro di Ammaniti, Come Dio comanda (2008), girato in Friuli Venezia Giulia. Dopo la commedia di impianto metanarrativo Happy Family (2010), Salvatores dirige Educazione siberiana (2013), tratto dal romanzo di Nicolai Lilin. Tra settembre e dicembre 2013 è impegnato a Trieste sul set del suo nuovo lungometraggio, il “fantasy adolescenziale” Il ragazzo invisibile.

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