Trieste Science+Fiction: domani si parte!

Sarà un’edizione intensa quella di quest’anno, ricca di ospiti di prestigio e di attese anteprime, a partire dal film di apertura. Sarà la pellicola di Gareth Edwards, Monsters, infatti, ad aprile la sezione ufficiale, Neon. Si tratta di una pellicola low budget già diventata un caso cinematografico, che mescola road movie e sci-fi romance.
L’idea di Monsters nasce da un’immagine colta dal regista durante una vacanza: un gruppo di pescatori alla prese con un enorme polipo impigliato in una rete, un altro gruppo che ride divertito. Il film comincia a prendere forma nella sua testa: un mostro gigante che dimena i tentacoli distruggendo quello che incontra sul suo cammino e annientando ogni presenza umana, facendo proprio l’habitat che prima era dell’uomo. Essendo cresciuto con film come Jurassic Park, ET e altri classici di Steven Spielberg, Gareth Edwards voleva fare un film che avesse come protagonisti dei mostri ma nel modo più realistico possibile. Ci voleva un giusto mix tra storia d’amore, realismo e fantascienza. Racconta il regista: «Cominciai a fare qualche ricerca in cerca di spunti e venni a conoscenza del fatto che su una delle lune di Giove, Europa, secondo gli scienziati vi è maggior probabilità di trovare qualche forma di vita. La NASA aveva inviato una sonda per cercare delle prove: era lo spunto che volevo. Immaginai una di questa sonde di ritorno sulla Terra, carica di microrganismi. E ovviamente la reazione tra il nostro ambiente e queste nuove forme di vita, che potevano proliferare indisturbate per anni. Poi mi venne l’idea del fotografo, del viaggio che dovrebbe essere un salvataggio della figlia del proprio capo e un rientro nella zona protetta, che si trasforma in un road movie nella zona infetta». Ambientato tra Guatemala, Belize e Messico, Monsters è stato girato con una troupe composta da appena quattro persone, e con due soli attori principali: Scoot McNairy e Whitney Able.
A seguire il documentario Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog. La pellicola è interamente girata in 3D ed incentrata sulla Grotta Chauvet in Francia.

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Viaggio virtuale interplanetario. In centro città.

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