Torna Spazio Italia al Trieste Science+Fiction

Torna Spazio Italia, la speciale sessione del Trieste Science+Fiction interamente dedicata alla fantascienza (e non solo) made in Italy: appuntamento di riferimento per tutte le nuove e più interessanti produzioni sci-fi nazionali, Spazio Italia offre quest’anno una selezione di corti, documentari e lungometraggi, distribuiti su due giornate, venerdì 2 e sabato 3 novembre, al Teatro Miela, con ingresso libero.
Corto Italia, la sessione dedicata alle produzioni di breve durata, inaugura la giornata di venerdí 1 con gli shorts di fantascienza Closer di Angelo Licata (il regista del fanmovie Dark Resurrection), Eu Daymonia Stay in the Happynet di Rita Rocca, l’horror Tender is the Flesh di Marco Cacioppo e il thriller-gore Life.Love.Regret di Federico Scargiali.
Si prosegue con il documentario fanta-sociale Space Metropoliz (2013) di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis, che racconta le avventure cosmiche degli occupanti di una fabbrica dismessa a Roma, decisi ad emigrare sulla Luna per veder finalmente riconosciuti i loro diritti di cittadini. La saga di Dark Ressurection, il più celebre fan film mai prodotto in Italia, è al centro di un evento speciale con Fabrizio Rizzolo, una delle menti al comando di questo progetto, che accompagna al festival il dietro le quinte Back to Dark (2011) e un’anticipazione del prossimo attesissimo Dark Ressurection Volume 2.
Doppia anteprima nazionale per la serata: alle 20.30 scatta l’ora di 12.12.12 (2013), fantacommedia diretta dal musicista Massimo Morini (già autore di InvaXön – Alieni in Liguria) che racconta il complotto celato dietro alla profezia della fine del mondo. Invasione extraterrestre o macchinazione politica? Con un cameo di Max Gazzè. Altra atmosferainvece in Report 51 (2013), tesissimo sci-fi-horror di Alessio Liguori: un adrenalinico film in stile found footage, centrato su un terribile attacco alieno ripreso da un gruppo di ragazzi in fuga.
Spazio Italia continua Sabato 2 novembre alle 20.30 con un omaggio ad Antonio Margheriti a dieci anni dalla scomparsa: il maestro del cinema di genere italiano, ospite a Trieste Science+Fiction nel 2000, è il protagonista del documentario The Outsider (2013) diretto dal figlio Edoardo Margheriti, che raccoglie le testimonianze dei tantissimi personaggi che hanno collaborato con lui, tra i quali Barbara Bouchet, Enzo G. Castellari, Corinne Clery, Ernesto Gastaldi, William Lustig, Mike Malloy, Franco Nero, Dardano Sacchetti, John Steiner, Antonio Tentori. A chiudere la sezione alle 22.30, dopo i positivi riscontri in molti festival internazionali (fra gli altri, Fant’Asia e Sitges), arriva anche a Trieste l’horror sopranaturale di Lorenzo Bianchini Across the river (Oltre il guado, 2013), ambientato nelle inquietanti valli al confine tra il Friuli e la Slovenia, nella zona di Topolò e prodotto dalla società triestina IG con il brand Collective.

Dark-Resurrection-3

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“Maksimovič. La Storia di Bruno Pontecorvo”