Ai confini di una sciatta periferia, tre uomini disperati gestiscono un furgoncino dove friggono solo polpette. Polpette che non compra nessuno perchè non c’è nessuno. Una morte accidentale, causata da una loro stessa polpetta, cambierà la sorte del loro sfortunato business. Armati di spirito di iniziativa, la vita di questi tre reietti, e del loro business, cambierà per sempre. Solo l’ignoranza, il degrado e la cattiveria li tiene uniti nel loro furgone ciononostante non hanno intaccato la bontà delle loro polpette e del loro nuovo “ingrediente segreto” . Una favola lontana dove la povertà di animo diventa una forza. Un elogio della sciatteria umana e al cambiamento delle cose nostro malgrado. Una storia che parla di cucina e un giallo dalle sembianze di una polpetta, che, pure se fatta di un miscuglio di cose e spesso di scarti, è pur sempre una polpetta, e cioè buona.
On the edge of a sloppy suburb, three desperate men run a van where they only fry meatballs. Meatballs that nobody buys because there is nobody. An accidental death, caused by their own meatball, will change the fate of their unfortunate business. Armed with initiative, the lives of these three outcasts, and their business, will change forever. Only ignorance, decay and nastiness keep them united in their van, yet they have not affected the goodness of their meatballs and their new “secret ingredient”. A distant fairy tale where poverty of soul becomes a force. A praise of human slovenliness and the change of things in spite of ourselves. A story that talks about cooking and a thriller with the appearance of a meatball, which, even if made of a mixture of things and often scraps, is still a meatball, that is, good.
