La terza edizione del Festival ha per film inaugurale Frankenstein Meets the Space Monster di Robert Gaffney, collaboratore di Stanley Kubrick; vince l’Asteroide Alphaville di Jean-Luc Godard (Francia). Nella sala dell’Auditorium si tiene la retrospettiva di carattere eterogeneo Cinema e Utopia.
Negli intervalli tra un film e l’altro, il cortile del Castello di San Giusto viene inondato di musica elettronica, secondo gli schemi avanguardistici del Gruppo NPS.
L’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo in collaborazione con il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste allestisce, a latere del Festival, la mostra Arte cinetica nella nuova sala espositiva di Palazzo Costanzi. Grazie all’intervento di Gillo Dorfles, a ciascuno dei dodici “operatori” coinvolti – da Getullo Alviani a Enzo Mari, Manfredo Massironi, Bruno Munari – viene commissionata la progettazione di un “oggetto” appositamente destinato alla mostra. Sono presenti anche due generatori di immagini stroboscopiche progettati dal neonato gruppo MID di Milano.
Giuria: Devendra Kumar, Otto Beer, Sandro Sandrelli, Robert Van Laer, Gene Moskowitz